Nuova ondata di caldo torrido: i 3 trucchi del Dipartimento Energia "Galileo Ferraris" del Politecnico di Torino per rinfrescarsi senza condizionatore
Sopravvivere all’estate senza aria condizionata non è solo una sfida da affrontare con coraggio, ma un obiettivo possibile secondo gli studi più recenti condotti da alcune tra le università più autorevoli al mondo, incluso il Politecnico di Torino con il Dipartimento Energia "Galileo Ferraris". L'obiettivo non è più raffreddare gli ambienti, ma abbassare la temperatura percepita dal corpo umano in modo naturale.
Esistono alternative efficaci, alcune già sperimentate, altre in fase di sviluppo, che puntano su strategie passive e materiali intelligenti. Marco Simonetti, docente del Dipartimento Energia del Politecnico di Torino, riassume così il principio: «Non serve raffreddare l’aria. Basta raffreddare i corpi». E per farlo bisogna agire su tre fronti: irraggiamento, ventilazione e umidità.
1. Schermare l’irraggiamento: ombra e pareti radianti
Secondo gli studi del Politecnico, soluzioni come pavimenti e soffitti radianti raffreddati ad acqua riducono del 60-70% il carico termico percepito. Si tratta dello stesso principio del riscaldamento a pavimento, ma al contrario: l’acqua a 15°C (spesso prelevata direttamente dalla falda) circola sotto il pavimento o nel soffitto, assorbendo il calore dell’ambiente e abbassando la temperatura delle superfici.
2. Ridurre l'umidità
Il secondo grande alleato del caldo è l’umidità. Quando l’aria è satura di vapore, il nostro corpo fatica a dissipare calore attraverso la sudorazione, e anche una stanza a 28°C può risultare soffocante. A Torino, il 30-40% dei consumi dei climatizzatori è legato alla deumidificazione. A Singapore questa quota supera il 70%.
Una delle tecnologie più promettenti è il solar cooling, che sfrutta materiali porosi assorbenti simili a spugne. Questi materiali catturano il vapore presente nell’ambiente e lo rilasciano una volta esposti al calore di un pannello solare termico, senza bisogno di corrente elettrica.
3. Corrente d’aria: pale e ventilatori del futuro
Il terzo pilastro per rinfrescare il corpo umano è il movimento dell’aria. Gli ingegneri stanno studiando pale da soffitto intelligenti, capaci di variare intensità, rotazione e flusso d’aria in base alla temperatura percepita. L’obiettivo è aumentare lo scambio convettivo tra la pelle e l’aria in movimento, facilitando l’evaporazione del sudore e abbassando la sensazione di afa anche di 2 o 3 gradi.